lunedì 26 gennaio 2009

Hub Creativo: creatività subalterna?


giovedì scorso al brain 2 brain credo sia stata una tappa molto importante, non solo per il progetto in se, cheavrà un suo percorso, tanto quanto per il dibattito che sta innescandosi attorno ad alcune domende essenziali sul valore dell'opera del builder e del creativo, non tanto all'interno di second life quanto al suo rapporto con l'esterno, ovvero, del suo posto nella catena del valore in un progetto, passatemi il termine, "reale".

Nel nostro caso, si tratta del ruolo del lavoro nell'ambito di uno studio di fattibilità per la verifica dei desiderata di imprese e cittadinanza sulla destinazione d'uso dell'Hub Creativo nell'ambito del progetto " Cantiere del Nuovo".
Per chi vuole approfondire l'argomento può leggere l'articolo di Minghetti su Nova100.

Quello che riportiamo qui, in sintesi e in integrale come documento allegato sono alcune considerazioni di Mau Messenger, aka di Maurizio Caminito, che ha dato un apporto fiondamentale e una proposta di Mila Tatham.

Ambedue le sottoponiamo qui, invitandovi al commento.

Mau nel suo commento propone di ampliare e solvere il principale problema, quello della "sussidiarieta"o meglio della subalternità in cui si situa l'opera dei builder in second life rispetto a quanto viene pensato e realizzato per l'attuanzione del piano di fattibilità.

Mau dice:

Si tratta di individuare insieme le varie tappe. Ad esempio, la prima tappa potrebbe essere l'analisi e l'interpretazione dei partecipanti all'Hub Ideale, la seconda potrebbe essere una nostra modalità particolare di partecipare alla festa del 5 febbraio ( che è stata sposta più avanti N.D.A.) , la terza potrebbe vedere i builders sviluppare e progettare in SL alcune funzioni dell'hub (...)
Insomma il Laboratorio dei builders funziona e produce da subito, crea degli ambienti "praticabili", si pone come interlocutore di tutti coloro che abbiano voglia di progettare l'Hub (...)
I buiders in questo modo non si sentirebbero a traino o in posizione subalterna, ma capirebbero che sono DAVANTI a tutti gli altri. Se si riesce a lavorare insieme, cioè se ogni volta si stabilisce, dopo una discussione comune, qual'è il tipo di intervento che è più utile fare in una certa fase, secondo me si possono raggiungere risultati interessanti.


l'obbietivo è crerare una continuità ed una relazione funzionale fra le parti, che sia laboratorio esso stesso dello sviluppo del progetto e spazio di confronto.

Non so quanto questa amministrazione recepirà la proposta, ma gliela farò e vi terrò informati.

Aggiungo questa proposta di Mila alla discussione:

creiamo un ning per l'hub ideale in second life (in modo di non andare in contrasto con la comunicazione ufficiale..diciamo un network parallelo e funzionale), invitando le persone interessate non solo ad iscriversi, mettendo in evidenza il loro ruolo nel progetto (esempio Stex, Responsabile Progetto etc etc...) ma anche a partecipare attivamente, raccontando la loro esperienza (tipo nel caso dei builder ..si potrebbe fare una sezione Diario di Building..in cui mettere intenzioni, idee, proposte, dubbi, successi e inevitabili punti critici), mettendo la sezione appuntamenti, comunicati, contatti, foto e video (in cui potremmo mettere gli streaming di stex, le riunioni e le sessioni di building, le foto degli incontri e dei progressi di costruzione)

Abbiamo poco tempo per fare questa iniziativa, anche se il termine del 5 febbraio è stato prorogato e la data ci deve venire comunicata.

Credo che questo sia l'inizio, e che meriti poi due approfondimenti, che lascio ai prossimi due post:

1 gli strumenti giuridici per tutelare le idee dei builder e dei creativi
2 quali possono essere criteri, metodi e certificazioni per far riconoscere ufficialmente il lavoro dei creativi nel metaverso.

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