sabato 10 novembre 2007

Real Protection for virtual Assets


Gli aspetti legati alla proprietà intellettuale sono uno dei temi principali del dibattito sul diritto in Second Life.
Questa proprietà e globalmente in discussione, non tanto nella sua istituzione, quanto sul modo in cui questa si attua.
Una iniziativa interessante sopratutto perchè cerca di andare incontro alle nascenti necessità di autori che desiderino gestire i prori diritti sugli oggetti creati nel Metamondo o e che in un futuro prossimo quando gli oggetti potranno essere soggetti ai search engine deil Linden, vorranno poter avere tracciabilità del proprio venduto, è quella dei SLPTO , Second Life Patent & Trademark Office.
Benchè sencondo il giudizio di Antonio Bonanno di Digital Natives questo è uno strumento il cui valore è relativo, "soprattutto in italia dove sono un mezzo di prova che non ha effetto automatico, ma vale (al massimo) come prova documentale [...], in America e nei paesi anglosassoni, dove esiste un diverso sistema di prove, l'effetto può potenzialmente essere un po' maggiore; in sede internazionale, ammesso che si ricorra all'arbitrato, l'effetto è più o meno quello dei sistemi di common law.", ed in ogni caso queste valgono " solo per le high volume, low value transactions" , SLPTO Vault rimane un'idea interessante e utile, in attesa di chi in questo momento sta cercando di organizzare una World Intellectual Property Organization (WIPO) in Second Life.

2 commenti:

evolution ha detto...

Singolare come, in un sistema che si spera venga presto

interamente o quasi assegnato all'open source, qualcuno parli di "proprietà intellettuale"! Peraltro non è chiaro, a mio avviso, il parere di Buonanno laddove parla di SLPTO e dice che
"questo è uno strumento il cui valore è relativo, soprattutto in italia dove sono un mezzo di prova che non ha effetto automatico, ma vale (al massimo) come prova documentale [...]". Cosa vuol dire? Non mi è chiaro a cosa faccia riferimento dato che in Italia la prova documentale è considerato il documento probatorio prevalente, salvo prova contraria.
Buona serata

antonio ha detto...

La proprietà intellettuale non è per niente antagonista all'open source, ed è un errore che si tende a fare spesso. "Free as in speech, not free as in beer", diceva Stallman, e credo sia il modo migliore per capire il messaggio dell'open source.

Per quanto riguarda il mio commento sul valore probatorio di un sistema come SLPTO, per quanto voglia evitare di finire a parlare di cose troppo tecniche, quello che intendevo dire è: un brevetto o un marchio registrato con sistemi tradizionali ha un comportamento "prevedibile" quando viene portato in giudizio come prova. Un sistema come SLPTO, anche se firmato digitalmente, e con tutti i metodi che possono immaginare per accertarne data e modalità di registrazione, non potrà avere un effetto simile, per motivi diversi. Spero di essere stato più chiaro :-)