(dedicato a) Papper, Bierre
mi sento di dover dedicare un post apposta per dare una chiusa a questo nostro scambio di commenti.
Siamo tutti d'accordo nel dare per morta la Second Life pensata per il marketing retail, di imprese che basano il loro modello di business sul the next big things, ma pesando guardandosi alle spalle, concentrandosi sulle opportunità, perdendo di vista il "perchè?" e "in che modo?" concentrandosi sul come e cosa.
Una presbiopia che ha bruciato i soldi le energie e le aspettative di molti, che se ne sono andati.
Altri hanno pensato ad una colonizzazione facile, un mondo nuovo da riempire di contenuti già fatti, di esperienze precotte, si sino annoiati e se ne sono andati.
Ma un media che ha nella sua natura l'essere sociale, "fisico" nella sua rappresentazione di persone fra persone basa la sua floridezza e la sua sanità su altri registri.
Un media è come un organismo, un organismo comunicativo, che ha una evoluzione endogena, e costruisce dall'interno le sue dinamiche sociali, culturali, economiche.
Applicare modelli passati, usare "benchmark" sbagliati per valutarne la qualità è stato un errore e una ingenuità.
Si sta costruendo un tessuto sociale, costituita dalle comunità di pratiche che qui hanno terreno per costituirsi, lavorare, creare esigenze, prodotti, servizi, infrastrutture, modelli economici nativi e in osmosi con altri media, e non ultima, la prima vita. E si sta sviluppando velocissima.
Nel tempo in cui gli ambienti immersivi sono arrivati alla loro popolarità e a coinvolgere nella totalità diversi milioni di utenti, il web era ancora in una fase poco più che sperimentale.
E' una società frammentata, plurale, contraddittoria, complessa e fecondissima. Siamo lontani da una omogeneità di intenti e di visioni, e non mancano voci di dissenso e antagonismo ( Neupaul ad esempio non è stato per niente tenero verso le critiche a bierre) a quello che per taluni è egemonia e per talaltri è la base di una articolazione sociale che non puo' estraniarsi dalle dinamiche del mondo nella sua interezza, denaro, multinazionali e istituzioni comprese.
Sarà compito di una società di individui consapevoli e dotati di identità creare la sua dialettica e i suoi anticorpi. Altrimenti cacca, sarà solo l'ennesimo luna park.
credo che le ultime espressioni di bierre quotate da Papper vadano nel pieno riconoscimento di questa società, vera novità, anche se il termine ha sempre più ampie sfumature di ambiguità, del metaverso e dei mondi UCG.
Ora le parole di Papper sono un balsamo per questo flame, che credo sia stato assolutamente necessario, e rimandano questa nostra discussione su un altro piano, quello del confronto, a cui come ho già detto mi associo.
Papper a differenza di me è meno presuntuosa e molto più gentile. A Bierre posso non risultare particolarmente simpatico, per cui lo invito a seguirla e a farti indicare le molte persone che qui hanno da raccontarti le loro storie.
PS
Nessuno qui ha un grande fratello alle spalle, ne è pagato dai Linden per fare da corifeo, ne fa parte di un culto religioso della manina a spirale.
Quando Open Sime e Open Grid sarano tecnologicamente pronte e l'ambiente immersivo una metafora consolidata probabilmente non saremo più qui. Forse vi ritorneremo, come gli emigranti dopo una lunga assenza, visitando ruderi di prims in decadenza o forse ci ricorderanno che è esistita mainland alcuni vecchi screenshot.
Ma quel tempo non è ancora giunto.
7 commenti:
"infine è prevalso un principio di realtà"...Second Matrix: Welcome to the Real World
caro Stex,
sono mesi che io e Papper cerchiamo un dialogo/confronto assolutamente non limitato a SL, diretto con decisione all'esterno, verso i problemi reali (con tutto il rispetto per i problemini virtuali).
Lo abbiamo fatto con una serie di attività che ti saranno di certo sfuggite, ma te lo posso assicurare (è sufficiente una occhiata veloce a Specchi e Second Life...) sono state molte e incessanti.
Video, post, contatti cercati, interpellazione di referenti verso i quali ci sentiamo in sintonia assoluta...Ed abbiamo anche guadagnato qualche importante riscontro e "riconoscimento".
Ti sarà di certo sfuggito, sei sempre stato preso da altre questioni. Poi, come ti ho detto già in-world, io non sono mai appertenuto ai gruppi che "contano" e quindi è facile che mi si dimentichi.
Fa nulla, davvero. Ho sempre cercato di vivere per le mie idee e questo mi ha sempre dato la soddisfazione, minima almeno, per continuare.
Sulla vicenda dell'articolo di Ruffilli ho da subito preso le distanze scrivendo quello che pensavo di un comportamento da bambini a cui era stato toccato il giocattolino. Cercando di far pensare qualcuno: è stato quasi inutile.
Ma adesso abbiamo mandato in campo il Pompiere Papper e finalmente ce l'abbiamo fatta:-).
http://crashinews.blogspot.com/2008/09/fughe-dalla-realt.html
Come ho cercato di spiegare qui e qui la vicenda relativa all'articolo di Bruno Ruffilli è stata un po' la cartina tornasole del grado di "maturità" degli "abitanti digitali" di SL, della loro capacità di rapportarsi in modo costruttivo con l'"esterno", con l'opinione pubblica.
Si è trattato, a mio parere, non semplicemente di una occasione persa ma, anche, e soprattutto, di un auto-danneggiamento collettivo, purtroppo guidato da alcune persone che hanno interessi economici più o meno attuali e più o meno importanti in SL. Aizzare demagogicamente la folla isterica degli avatar, raccogliere 62 commenti (la maggior parte isterici) ad un post, organizzare ridicole (ed è un eufemismo) manifestazioni di protesta virtuale, celebrarne i risultati epicamente ha riportato, purtroppo, indietro tutti noi nella considerazione che il mondo "non second life" ha di questo mondo sintetico e dei suoi abitanti.
Come ho scritto la "avatar dignitate" non è mai (e mai potrebbe esserlo) svincolata dalla "hominis dignitate".
Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e "ricostruire".
Speriamo che questa vicenda serva da lezione. Anche se, a dire il vero, non scoppio di ottimismo.
Paolo Palmacci aka Neupaul Palen
Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con approcci diversi che conducono a diverse reazioni.
C'è chi, spinto da interessi economici, difende il proprio lavoro ( e come dargli torto? ); c'è chi si sente appagato per il solo fatto di aver fatto crashare una sim ( non si commenta! ); c'è chi ha tentato di utilizzare i mezzi a disposizione per fare controinformazione, cultura, arte.
Le reazioni sono commisurate allo spessore dei contenuti che ognuno porta avanti in SL.
Come ho scritto qui , andiamo oltre?
Papper
No. Perchè strumentalizzare il prossimo per i propri fini personali non lo considero eticamente il modo migliore per difendere i propri interessi Papper. Legittimo difenderli ma non con queste modalità. Vai avanti tu pure su questa strada. Io non riesco a seguirvi, mi spiace.
Neupaul Palen
"Le reazioni sono commisurate allo spessore dei contenuti che ognuno porta avanti in SL."
Mi sembrava sufficientemente chiaro :)
Non credo alle strumentalizzazioni, ma alle scelte. Quegli avatar avevano scelto di attaccarsi addosso i cartelli: si vede che i loro contenuti sono pari a quello, cioè a un simil-vuoto.
Se a loro è parso di fare gran cosa, ok. Se qualcuno li ha strumentalizzati, non lo so. E non lo so perchè io non mi faccio strumentalizzare e cerco di non farlo agli altri :)). So che possa apparire ingenuo, ma la strumentalizzazione è un inganno della mente.
Non sta certo a me giudicarli, mi limito a leggerli e interpretarli.
Incollo quanto scritto poco fa:
[4:26] You: alla fine è uno spettacolo teatrale, al quale non mi va di prender parte
[4:26] You: sono nauseata da visibilità, immagine, autorevolezza
Papper
"Se qualcuno li ha strumentalizzati, non lo so."
Allora non hai letto il post su piùblog nonostante tu lo abbia sottoscritto.
:-(
Neupaul Palen
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