domenica 6 luglio 2008

babyboomers vs digital native.


posted by Stex Auer on Catur using a blogHUD : [permalink]


Sono passati una decina e più giorni da un bel post di Gianandrea Giacoma sul suo blog ibridazioni sullo stato dell'arte del web 2.0 e il suo paradigma culturale , ma il tema affrontato del confronto con i digital native è di attualità, soprattutto quando questo si confronta appunto con l'età di chi oggi prende iniziative e decisioni in intalia, che certamente ventiseienne non è. Siamo un paese di vecchi, dunque parliamone. Ecco quello che scrivevo:

Colgo l'occasione di questa tua per una riflessione sui Digital Natives e la necessità di - come dice Norman Lewis - di capire i digital natives per costruire una Enterprise 2.0.
Una mia netta sensazione, che ho percepito durante ore di formazione a giovani meno giovani, e che l'essere Digital Native non è almeno in italia un valore condiviso e connaturato nelle giovani generazioni.
Anzi.
L'esserci nato, non denota nulla e spesso la pervasività della tecnologia tende nelle persone alla svalutazione, alla banalizzazione.
Soprattutto in una cultura attuale - come la nostra - che per storia e per attitudine è sospettosa e timorosa di ogni innovazione, la dove l'innovazione e' la bassettiana "realizzazione dell'improbabile".

Dunque quello che emerge - per me - è una diffusa incapacità nei giovanotti di capire cosa diavolo farci dell'innovazione, se non attuarla e consumarla rapidamente nell'ambito della moda o al massimo del fatto di costume, come tra l'altro la tecnologia della comunicazione viene... comunicata dai media, non c'e' da stupirsi, dato che quello che emerge e' al massimo "il bizzarro della rete".

Concludendo e provocando: il web 2.0 è una tecnologa da babyboomers, da chi aveva vent'anni negli anni 80 e che deriva la sua cultura da... ibridazioni ideologiche, una visione di società, una predisposizione al nuovo e una insaziabile curiosità critica ( concedo che quest'ultima prerogativa non e' esclusiva...) che contraddistingue oggi chi intensamente e quotidianamente è immerso nel 2.0.

Diavolo fate un po' il conto dei blogger che conoscete, e dategli un'età...